Siamo orgogliosi di riportare l'articolo di Winery Road che ringraziamo ancora per la loro visita e cordialità.
I sinuosi tornanti che percorriamo salendo dal belvedere mostrano un’incantevole Orvieto. Alzandoci la vediamo da un’altra angolazione, poi da un’altra e da un’altra ancora, ogni volta rimanendo sbalorditi, affascinati, contemplandola nel silenzio e con il fiato mozzato da questa immensa grandiosità.
Il panorama rimane così maestoso anche da una frazione, quella di Sugano, che si trova a pochissimi chilometri da Orvieto. Nei pressi del piccolo paesino invece lavora una squadra che ci ha molto incuriositi e che vorremmo presentarvi come una delle migliori realtà vitivinicole dell’orvietano per qualità ed accoglienza, dove nulla è lasciato al caso.
Siamo in visita alla cantina Madonna del Latte e ci accoglie Leon, proprietario della struttura e regista di questi vini secondo noi stupendi, che ci hanno colpito per qualità e carattere.
La famiglia, di origine tedesca ma veneti da parte materna, dopo dieci lunghi anni di ricerca e studio acquista le terre nel 2000 già con il desiderio e la ferma volontà di produrre vino. Leon si trasferisce in Italia dopo aver studiato enologia in Austria soltanto nel 2008, dopo aver girato il mondo per accumulare l’esperienza necessaria ed essere pronto a questo ambizioso ma ponderato progetto enologico.
La proprietà è meravigliosa, il casale ci accoglie in tutta la sua luminosità ed il giardino curato nei dettagli ne impreziosisce la vista. I 5 ettari di vigna si trovano nelle immediate vicinanze della cantina e decorano il panorama incantando gli ospiti.
Si percepisce un lavoro ossessivo e una competenza veramente importante nelle parole di Leon che trasmette il viscerale rapporto che ha con questa terra e con la vigna. I sistemi di coltivazione scelti sono il guyot ed il cordone speronato, tutti impiantati a poca distanza l’uno dall’altro per facilitarne lo sviluppo verticale, data la particolare conformazione del terreno formato da un primo e compatto strato tufaceo vulcanico.
Questo si trasmette nei vini della cantina che raggiungono dei grandi livelli di mineralità, di eleganza e una “dissetante” acidità che richiama un sorso dietro l’altro. Veramente splendidi!
La scelta ricade sia su vitigni internazionali come Cabernet, Viogner e Pinot Noir, che su quelli autoctoni di questa zona dell’Umbria quali Grechetto, Trebbiano, Drupeggio, Verdello e Malvasia.
La produzione annua si traduce in 20.000 splendide bottiglie; la volontà, sia in vigna che in cantina, è quella di preservare la qualità lavorando per la rivalutazione dell’Orvieto DOC come denominazione di grande personalità, con vini che possono dare veramente grandi soddisfazioni.
Impressionante è l’ascolto e l’osservazione della natura circostante da parte di Leon il quale sa come collaborare con la vigna per avere un frutto meraviglioso prima di andare in lavorazione.Una piccola ma ordinata cantina scavata sempre nel tipico tufo orvietano, in cui si lavora per temperature sempre in armonia completa con il prodotto, per un maggior controllo e quindi la massima qualità nei processi che seguiranno.A seguire giungiamo nella suggestiva barricata sotterranea e le luci soffuse creano un’atmosfera unica, intima e di assoluto silenzio, il luogo migliore dove poter far riposare il vino.
Madonna del Latte ci conferma ancora una volta che il rapporto tra uomo e natura deve essere estremamente semplice e collaborativo. Il compromesso sta proprio nel rispetto reciproco, e nel sacrificio dell’uomo che mira soltanto al benessere e all’ossessiva cura della pianta.
Le lavorazioni in cantina sono di accompagnamento e per niente invadenti, sono soltanto di controllo e passione nel guidare fino alle botti o all’imbottigliamento questi prodotti stupendi e autentici, di una Cantina che secondo noi farà molto parlare di se.
Grazie dell’accoglienza e complimenti davvero.
A presto.
Fonte: Winery Road