Orvieto, dagli Etruschi al XXI secolo: un “Classico” che racconta un territorio
Serata di assaggio del 28 settembre 2020
La prima serata di assaggio dopo la sosta forzata dovuta al Covid-19 l'abbiamo dedicata all'Orvieto Classico, uno dei vini bianchi con più storia alle spalle.
Con il nostro anfitrione Riccardo Gabriele, che cura la comunicazione per i produttori di questo vino dalle tradizioni antiche, siamo andati alla scoperta del suo nuovo stile, voluto per dare una voce riconoscibile al territorio.
Abbiamo incontrato le aziende Madonna del latte, Sergio Mottura, Tenuta le Velette, Cantine Neri e Azienda Agricola Palazzone apprezzandone i vini avvolgenti, opulenti, sapidi, dai bouquet complessi e variegati, comprendenti una gamma di aromi che vanno dal floreale all'agrumato, fino alle leggere note speziate e vegetali, espressione dei vitigni tipici coltivati tra Umbria e Lazio: Grechetto e Procanico.
Ricchi e generosi, i vini muffati rispecchiano la freschezza dei vini classici.
Alla degustazione siamo stati lieti di abbinare un prodotto tipico piemontese, ospitando Maurizio Bogliolo, "ambasciatore" del Consorzio per la Tutela del Formaggio "Robiola di Roccaverano", con il quale abbiamo assaggiato due diverse stagionature della famosa robiola, apprezzandone la versatilità nei confronti dei vini orvietani.
Il nostro ringraziamento va ai nostri ospiti, alla loro disponibilità nel farci conoscere i loro eccellenti prodotti e soprattutto ai nostri Onavisti che non hanno perso il gusto di incontrarsi per affrontare nuove avventure nel mondo dell'assaggio e non smettono di cercare, insieme a noi, l'eccellenza in fondo ad un calice.
Tratto da ONAV Asti